Con la circolare n. 4/E del 30 marzo 2017, l’Agenzia delle Entrate comunica la proroga e fornisce chiarimenti fiscali della disciplina del c.d. “super ammortamento” e introduzione del c.d. “iper ammortamento”. Per la circolare clicca qui

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea, con la sentenza del 2 marzo 2017, relativa alla causa C 4/16, è intervenuta in tema di energia da fonti rinnovabili. I Giudici, aderendo ad una lettura non restrittiva del termine, hanno affermato che debba essere considerata energia da fonte rinnovabile ogni energia idraulica, sia quella fornita da un flusso d’acqua naturale sia quella fornita da un flusso d’acqua artificiale, con l’unica eccezione dell’elettricità prodotta in centrali di pompaggio che utilizzano acqua precedentemente pompata a monte. Tale pronuncia conferma gli obiettivi perseguiti dalla direttiva 2009/28, secondo cui il maggior ricorso all’energia da fonti rinnovabili costituisce un fattore fondamentale del pacchetto di misure necessarie per ridurre le emissioni di gas a effetto serra e riveste un ruolo preminente nel promuovere la sicurezza degli approvvigionamenti energetici, favorire lo sviluppo tecnologico e l’innovazione, creare posti di lavoro e promuovere lo sviluppo regionale. Per il testo della sentenza clicca qui

La Camera dei deputati, nella giornata del 9 marzo 2017, ha approvato il disegno di legge sulle misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato. Si attende ora l’esame del Senato. Per il testo del disegno di legge clicca qui

Emanato il nuovo Regolamento di vigilanza dell'Autorità AntiCorruzione in materia di contratti pubblici, datato 15 febbraio 2017 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 49 del 28 febbraio 2017. Per il testo clicca qui

La Corte di Cassazione, con la sentenza 9 dicembre 2016, n. 52316, torna a ribadire il concetto secondo cui per poter avvalersi dell’esonero della responsabilità amministrativa ex D.lgs. 231/2001, non è sufficiente che l’ente adotti il Modello 231, ma deve altresì istituire un organismo di vigilanza sul funzionamento e sull'osservanza del modello, organismo dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo. Ne consegue, quindi, che non può definirsi idoneo a esimere la società da responsabilità amministrativa da reato, il Modello 231 che preveda l’istituzione di un organismo di vigilanza non provvisto di autonomi ed effettivi poteri di controllo, ma sottoposto alle dirette dipendenze del soggetto controllato. Per la sentenza clicca qui