Il disegno di legge per l’introduzione del reato di usura bancaria e di estorsione tra i reati presupposto della responsabilità dell’Ente ex D.lgs. 231/2001 è stato assegnato alla 2ª Commissione permanente Giustizia. Per il testo del ddl clicca qui

Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, con sentenza n. 11170 del 17 marzo 2015, confermano che il giudizio per responsabilità ex D.lgs. 231/2001 nei confronti della società prosegue anche in caso di intervenuta dichiarazione di fallimento o ammissione ad altra procedura concorsuale, non essendo quest’ultime cause estintive dell’illecito. Per il testo della sentenza clicca qui

È entrato in vigore il 3 aprile 2015, il Decreto Legislativo n. 28 del 16 marzo 2015 che introduce nel codice penale l’art. 131-bis che delinea i requisiti e definisce l’ambito applicativo della non punibilità per particolare tenuità del fatto. Si discute se tale previsione possa trovare applicazione anche per la responsabilità 231 dell’Ente. Per il testo del decreto clicca qui

La Regione Abruzzo prevede criteri di premialità nei confronti delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni che adottano i modelli di organizzazione e di gestione ai sensi dell’art. 6 del D.lgs. n. 231/2001, con cui ha rapporti.

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 5857/2015, ha confermato l'orientamento secondo cui, in tema di valutazione del rischio di cui all'art. 26 D.lgs. n. 81/2008, il datore di lavoro committente deve tener conto della presenza di aziende esterne (appaltatori o subappaltatori) o di lavoratori autonomi terzi operanti all'interno dell'ambiente di lavoro in concomitanza dell'espletamento dei lavori affidati in appalto. Per il testo della sentenza clicca qui